Di recente, il sito dell’ESA ha mostrato – per errore – alcuni dei publisher partecipanti all’E3 2020. Tra esse manca Nintendo, che però ha confermato in seguito la sua presenza. Quindi, se pensavate che l’E3 fosse morto, vi sbagliavate.
Devo chiedervi di smettere di credere a coloro che dicono che l’E3 è morto. Perché non è vero, sarebbe come dire che Bethesda è morta solamente perché Fallout 76 non è andato bene, che BioWare è morta perché Anthem non è andato bene, che Ubisoft è morta perché Breakpoint e The Division 2 non sono andati bene e così via.
Detto ciò, che l’E3 faccia degli errori è ormai ovvio: ad esempio, di recente, ha pubblicato erroneamente i publisher che presenzieranno all’evento (non tutti, tuttavia), per poi rimuoverli. Adesso la pagina, visitabile a questo link, è protetta da password.
I presenti sono: Amazon Publishing e Amazon Game Studios, che porterà ad esempio New World (titolo annunciato ai The Game Awards), Bandai Namco, Bethesda, Capcom, Epic Games (evviva, un nuovo aggiornamento di Fortnite), Kalypso (publisher poco noto di titoli come Tropico), NCSOFT, RDS, SEGA, Square Enix, Take-Two (che porterà compagnie come Rockstar), Tencent (che porterà, tra gli altri Platinum), THQ Nordic, Ubisoft, UnnamedVR, Warner Bros.e XSEED Games.
Ricordo che Nintendo, così come Xbox, hanno entrambi confermato la loro presenza sebbene non siano nella lista. Cosa ne pensate? Chi attendete di più? Nel frattempo, è stata già annunciata la prima conferenza da parte di Limited Run Games.
The ESA just updated the list of attendees – pic.twitter.com/hTUAfbCWx1
— Daniel Ahmad (@ZhugeEX) February 12, 2020